Spesso pensando all’educazione di un bambino in età prescolare possono sorgere molte domande, come ad esempio quali sono i pricipi che possano guidare verso la migliore posizione da tenere nei suoi confronti, come stimolarlo e lasciarlo libero ma allo stesso tempo educarlo al rispetto e al senso di responsabilità.Sono domande assolutamente normali, a cui la Dott.ssa Maria Montessori ha dato risposta elaborando dei principi che sono stati racchiusi nel cosiddetto metodo Montessori. Si tratta di principi fondamentali che si possono isolare e fare propri, applicandoli alle proprie circostanze.

In questo articolo parleremo di 10 principi fondamentali dell’educazione montessoriana, utili a sostenere il bambino negli anni fondamentali della sua crescita, seguendone i bisogni fondamentali nella maniera più naturale possibile

1) Indipendenza

L’educazione all’indipendenza è uno dei principi fondamentali del metodo Montessori. Il bambino deve imparare ad agire in modo indipendente sin dai suoi primi mesi di vita, conquistando un obiettivo alla volta, a seconda delle sue possibilità.

Il compito dei genitori e degli educatori è quello di aiutare il bambino a camminare, mangiare e lavarsi da solo. Un lavoro più difficile rispetto all’imboccarlo e lavarlo, ma più stimolante per la sua crescita. Si sentirà più considerato e più rispettato, anche se molto piccolo il bambino percepisce questi sentimenti, che contribuiranno  alla formazione del suo carattere.

Rientra in questo principio anche la concezione di non educare utilizzando premi e punizioni nei confronti del bambino. Il vero premio per il bambino sarà l’aver imparato una cosa nuova, l’essere riuscito a completare quell’azione che stava tentando di padroneggiar

2) Dare fiducia

Al bambino non va negata un’attività perché troppo piccolo per svolgerla. Si può consentire loro di collaborare assegnando loro dei compiti adatti alle loro capacità, che li facciano sentire gratificati e dia loro la possibilità di esercitarsi e migliorare.

Dare questo tipo di fiducia al bambino stimola il suo senso di responsabilità, si sentirà più coinvolto nelle attività degli adulti e contribuirà a creare un legame solido con lui.

3) Precisione

Secondo un’osservazione attenta della natura del bambino, si può notare la sua propensione a svolgere delle attività in modo preciso e scrupoloso. I bambini sono affascinati dai particolari delle cose e amano molto di più fare qualcosa praticamente che ascoltare qualcuno che glielo spiega.

Si può sfruttare questa loro predisposizione per insegnargli con esempi concreti a scolgere attività semplici ma in maniera scrupolosa, come apparecchiare, lavare i piatti e riporli. Facendo cose pratiche il bambino impara meglio, i suoi sensi sono maggiormente stimolati e impara a controllare i movimenti.

4) Intervenire poco

Il genitore o l’educatore che segue il metodo Montessori incarna la figura di guida per il bambino, rispettandolo se commette degli errori e intervenendo solo se fa qualcosa di rischioso.

Lasciare il bambino libero di fare le sue scoperte e i suoi esperimenti, guidandolo nell’automiglioramento, costituisce un ottimo percorso educativo.

Inoltre osservare il bambino scegliere e portare avanti determinate attività rispetto ad altre in maniera indipendente saprà anche trasmettere al genitore o all’educatore quali sono i suoi reali interessi e passioni.

5) Non forzare

Lasciare al bambino la libertà di scegliere quale attività intraprendere senza forzarlo è un altro dei principi fondamentali del metodo Montessori.

Ovviamente, questo non implica lasciare il bambino senza regole, ma dovrà imparare a sfruttare questa libertà per scegliere qualcosa di adatto a lui, assecondando i suoi desideri in maniera costruttiva. Se si trova in un contesto con altri bambini, non andrà forzato se dovesse decidere di limitarsi all’osservazione dei suoi compagni senza entrare nel gioco.

Anche per questo motivo, il metodo Montessori non predilige la suddivisione in classi della stessa età, ma supporta le classi di età miste, dove i bambini possono apprendere gli uni dagli altri. I bambini più piccoli si sentiranno attirati dalle attività di quelli più grandi e quelli grandi insegneranno loro con piacere le cose che hanno già imparato.

6) Contatto con la natura

Il contatto con la natura stimola enormemente la curiosità del bambino, il quale userà tutte le sue energie per apprendere più possibile da questo ambiente.

Quando si porta il bambino in un contesto naturale, il metodo montessori avverte di non essere tentati a proteggerlo da qualsiasi cosa ma a consentirgli il contatto con gli elementi naturali in sicurezza e secondo il suo ritmo, fermandoci se lui decide di fermarsi e osservandolo mentre fa quello che lo stimola di più in quel momento. Chi ha il pollice verde e ama particolarmente la natura non può perdersi l’articolo dedicato a come creare una tavola della natura montessori.

7) Curare altri esseri viventi

Consentire al bambino di prendersi cura di piante ed animali lo stimola alla responsabilità e soddisfa una delle inclinazioni più caratteristiche dell’uomo stesso.

Compiere delle azioni amorevoli verso altri esseri viventi porta il bambino a pensare a come fare loro del bene anche in futuro, per favorirne la conservazione.

8) Non parlare male del bambino

Occuparsi di un bambino può essere molto stancante fisicamente e mentalmente, ma non per questo si è giustificati nel parlare male del bambino, che sia in sua presenza oppure quando non è presente.

Il metodo Montessori sostiene che sottolineare i progressi di un bambino e i suoi lati positivi siano maggiormente di sprono al miglioramento rispetto alle mortificazioni.

Questo atteggiamento contribuirà ad accrescere le sue buone qualità e incoraggiarlo a tralasciare in misura sempre maggiore i difetti.

9) Ambiente su misura

Il bambino cerca ovunque stimoli alla sua crescita intellettuale e fisica. Per questo l’ambiente dove trascorre la maggior parte del tempo e dove si vuole costruire la sua educazione deve essere strutturato pensando alle sue esigenze, rendendolo confortevole e accessibile.

Ogni cosa nell’ambiente che lo circonda deve essere educativo in modo divertente e vario. A questo scopo si possono inserire mobili a misura di bambino, dove può giocare liberamente senza chiedere l’aiuto dei grandi, oppure oggetti colorati e dalle diverse funzioni così che possano stimolare la sua creatività e che implichino l’uso delle mani.

Secondo i principi del metodo Montessori, un ambiente ordinato aiuta maggiormente il bambino ad imparare, quindi bisogna includere nei giochi l’attività di riordino, così che il bambino capisca l’importanza che ogni cosa sia al suo posto. Per chi volesse approfondire l’argomento, abbiamo spiegato in un dettagliato articolo come costruire un ambiente montessoriano perfetto per il tuo bambino.

10) Accompagnare nel viaggio

Essenzialmente, il bambino è un viaggiatore, che guarda tutto intorno a sé con occhi attenti e curiosi. Il compito del genitore o dell’educatore è accompagnarlo in questo viaggio, illustrandogli quello che vede e sostenendo le sue predisposizioni.

I principi del metodo Montessori insegnano che l’adulto è la guida del bambino e dovrà spiegarli quello che lo circonda sin dai primi mesi di vita. Mostrare questi principi di amore e rispetto aiuteranno il bambino a fare altrettanto.