Intorno all’età dei due anni, i bambini iniziano a sperimentare nuove emozioni tra cui la rabbia che, affiora quando sentono l’esigenza di dover difendere i loro desideri e interessi da un rifiuto, esprimendola con crisi e capricci.
Usare il metodo Montessori per gestire i capricci bambini permette di gestire i momenti di rabbia del bambino al meglio, che possono essere anche molto esplosivi con varie e proprie scenate che preferiremo evitare e che potremmo imparare a prevenire.
Il principio di base Montessori è quello di creare un ambiente adatto al bambino in cui possa sentirsi completamente a suo agio, evitando così di ritrovarsi in una possibile situazione di crisi.
Maria Montessori negava l’esistenza del capriccio del bambino come lo intendono gli adulti, ovvero, un comportamento irrazionale, negativo da condannare, affermano che si trattasse di una difficoltà di comunicazione.
Il capriccio è l’espressione di un desiderio del bambino che l’adulto non riesce a comprendere, questa incomprensione è dovuta al fatto che il piccolo non ha le necessarie capacità comunicative per esprimere in modo chiaro i suoi desideri, limitandosi all’utilizzo di poche parole che lasciano solo intendere senza far capire davvero.
La prima cosa da fare davanti ai capricci dei bambini è restare calmi, cercare di capire cosa desiderano, non urlare o strattonarli perché oltre a non comprenderli gli starete pure mancando di rispetto.
Dovete accogliere il pianto e la sua disperazione, non lasciatelo da solo in quel momento di crisi perché potrebbe sentirsi abbandonato, cercate di farlo calmare infondendogli sicurezza.
Per gestire al meglio i capricci del bambino ci sono alcuni consigli pratici del metodo Montessori che possono aiutarvi concretamente a gestire e prevenire i momenti di rabbia.
Davanti a un capriccio:
È anche importante mettersi al loro stesso livello visivo, comunicare con loro mantenendo il contatto con gli occhi e chiamandoli per nome, inoltre, è utile stabilire una routine del giorno con lui, se il bambino sa in anticipo le attività programmate le accoglierà più facilmente senza arrabbiarsi o indisporsi.
Abbiamo visto alcuni consigli per affrontare una situazione critica in cui il bambino ha una reazione di rabbia, ma vediamo quali sono gli atteggiamenti giusti per evitare questo tipo di comportamento.
È necessario concordare delle regole in famiglia che metta d’accordo tutti e che dovranno essere rispettate da tutti i membri, per dare al bambino una regola che duri nel tempo bisogna usare un tono di voce basso e gentile, parole semplici che possa comprendere facilmente e guardarlo dritto negli occhi mentre gli parlate.
Le regole vanno esposte con atteggiamento positivo in modo che non sembrino delle proibizioni, se il bambino sta facendo qualcosa di giusto fa elogiato e incoraggiato a proseguire verso quella direzione.
Quando il bimbo non rispetta una regola non bisogna usare punizioni o rimproverarlo ma ricordargli quella regola, chiedergli di smettere con educazione. È bene lasciare i “no” decisi e secchi per vietare un’attività che possa nuocergli o creare problemi a chi gli sta intorno.
Non bisogna mai tornare sui propri passi se non si vuole perdere di autorevolezza, bisogna spiegare cosa sono limiti e quali sono e in alcuni casi, quando possibile, fategli scegliere tra due soluzioni alternative accettabili.
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