Giochi

Parlare di giochi montessoriani non è del tutto corretto. Si usa questa definizione per comodità, essendo l’attività ludica il principale strumento attraverso il quale i bambini imparano e costruiscono la propria personalità.

E’ più giusto pertanto parlare di materiali montessoriani, ancora più in particolare di materiale sensoriale. Come è noto, Maria Montessori non amava racchiudere le sue idee nell’accezione di “metodo“, ma preferiva che il tutto venisse racchiuso al concetto di “sostegno alla vita”, un aiuto necessario al bambino per esprimere appieno le proprie potenzialità.

In questo senso hanno particolare rilevanza gli ambienti montessoriani all’interno dei quali i bambini si trovano ad interagire e, appunto, materiali che hanno il fine di facilitare e rendere accessibile l’apprendimento.

Il materiale di sviluppo è quindi un insieme di strumenti che attraverso una specifica classificazione delle qualità sensoriali danno al bambino la possibilità di confrontarsi con le prime sfide della vita in un arco temporale che va dai 3 ai 12 anni. Si fa riferimento a materiali che differiscono per colore, dimensioni, forma, suono o peso, ma in una fase più avanzata si arriva alla presentazione di concetti più complessi come le basi del calcolo matematico, la geografia, la biologia, la musica e altro ancora.

La particolarità di questo approccio è il fatto che questi materiali non saranno proposti singolarmente al bambino ma verranno messi a disposizione dello stesso che andrà ad effettuare in totale autonomia la scelta su cosa concentrarsi. Ogni materiale sarà presente in un unico esemplare e andrà tassativamente essere riposto al proprio posto al termine dell’utilizzo. Questo aiuta il bambino a recepire presto il concetto di rispetto del turno e delle esigenze altrui.

Altre caratteristica importante dei materiali montessoriani sono:

  • la presenza di una specifica pecurialità per volta, in funzione dell’apprendimento a cui è destinati. Il bambino affronterà pertanto una sfida alla volta nell’individuare il colore o la forma o la dimensione con cui relazionarsi.
  • la gradazione di ogni pecurialità: ogni materiale presenta una gradazione della stessa qualità e, agli estremi, il massimo contrasto. Questo ha un’incidenza sostanziale nell’apprendimento del bambino perché facilita l’attività di discernimento delle differenze più evidenti a quelle minime.
  • il controllo dell’errore, ovvero la possibilità per il bambino di avere in maniera immediata una risposta sul risultato della propria attività con la possibilità di correzione contestuale con conseguente stimolo e promozione della motivazione e l’autostima.
  • il rispetto dei ritmi di apprendimento: non avendo limiti di tempo, il bambino può dedicare tutto il tempo che vuole nella comprensione e l’utilizzo del materiale scelto, in modo che siano naturalmente rispettato i tempi di apprendimento.