Il materiale utilizzato nel metodo Montessori è sempre affascinante, soprattutto per lo scopo educativo che presenta sotto forma di gioco. La natura stessa del bambino lo porta a voler conoscere i particolari dell’ambiente intorno a lui e lo sviluppo delle nomenclature Montessori è nato proprio per sostenere il desiderio del bambino di dare un nome agli oggetti che lo circondano. La Dott.ssa Montessori, infatti, afferma che intorno ai 18 mesi il bambino inizia a comprendere che ogni oggetto ha un nome e vuole conoscerne sempre di più, assorbendoli velocemente a livello mentale.

Questo processo ha inizio anche senza una manifestazione esterna completa, quindi anche se il bambino non sa ancora pronunciare i nomi che impara, sicuramente la memorizzazione di questi nomi è già iniziata nella sua mente, a livello inconscio e profondo. A questo punto dello sviluppo del bambino sta quindi ai genitori offrire al bambino quanti più nomi possibili da memorizzare. Vediamo come le nomenclature Montessori possono essere utili in questo importante processo.

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    Cosa sono le nomenclature Montessori

    Le carte delle nomenclature sono delle vere e proprie carte, suddivise solitamente in tre parti, ovvero l’immagine dell’oggetto o animale in questione, il suo nome e una breve definizione. Inizialmente, al momento della loro creazione da parte della Dott.ssa Montessori e di suo figlio Mario, l’unica categoria presa in considerazione era la botanica. Lo scopo, infatti, era aiutare il bambino a conoscere le piante e classificarle a seconda delle sue caratteristiche. Poi, data la loro efficacia con i bambini, si è pensato di ampliarne l’uso a varie categorie, come gli animali, la geografia, i mezzi di trasporto e altro ancora.

    Spesso si inizia dai nomi degli oggetti con cui il bambino è a contatto quotidianamente, ma ovviamente bisogna poi allargarsi man mano ai nomi di altri oggetti e di altre categorie. Usando queste carte, il bambino impara i nomi di ogni oggetto, stimolando le connessioni mentali. Si possono infatti usare le nomenclature Montessori anche per insegnare un concetto, come il ciclo di sviluppo di un seme, la trasformazione di un bruco in una farfalla, il ciclo dell’acqua e così via.

    Il bambino così potrà assorbire tante informazioni anche se all’inizio sarà tutto a livello inconscio, preparandolo a ricevere approfondimenti al riguardo durante la sua crescita. La possibilità di maneggiare queste carte consente al bambino di vivere questo esercizio come fosse un gioco, che nel frattempo va ad organizzare la sua mente creando categorie e classificando il mondo che lo circonda.

    Quali nomenclature Montessori usare

    La reale efficacia delle nomenclature Montessori è tale solo se il bambino le considera attraenti. Per raggiungere questo scopo, le carte delle nomenclature Montessori dovrebbero rispecchiare alcune caratteristiche fondamentali, cioè:

    • Immagini verosimili: gli elementi presentati al bambino attraverso le carte devono essere da lui facilmente riconoscibili. Quindi l’ideale sarebbe che l’oggetto, o l’animale, ritratto nella nomenclatura Montessori sia più possibile reale.
    • Sfondo neutro: l’immagine deve catturare completamente l’attenzione del bambino. Quindi lo sfondo non dovrebbe essere articolato o disegnato, ma monocolore e quanto più possibile neutro.
    • Proporzioni reali: il bambino che osserva delle categorie di oggetti o animali dovrebbe essere in grado di percepire, attraverso le carte, anche le proporzioni effettive degli oggetti. Nel caso, ad esempio, di animali molto diversi tra loro come un elefante e un gatto, le nomenclature Montessori dovrebbero far capire che non hanno le stesse dimensioni.
    • Nome in corsivo minuscolo: se le nomenclature Montessori riportano non solo un oggetto ma anche il suo nome, sarebbe preferibile che questo nome sia scritto in corsivo minuscolo, per abituare l’occhio del bambino alla scrittura.
    • Suddivise in categorie: le carte devono essere suddivise in categorie che, all’occorrenza, possono essere manipolate, associate e mescolate dal bambino per creare dei concetti. Si può chiedere anche al bambino di distinguere le varie categorie.

    Come introdurre le nomenclature Montessori al bambino

    Per far conoscere al bambino le nomenclature Montessori è necessario un luogo piano e ampio. Considerando l’età del bambino, la scelta ideale potrebbe essere distribuire le carte su un tappeto di colore neutro dove il bambino svolgerà la sua attività, avendo cura di rimanere all’interno di tale perimetro. Il genitore può sedersi vicino al bambino e mostrargli le carte una alla volta.

    Mentre il bambino guarda la carta, il genitore avrà cura di pronunciare correttamente il nome della figura in questione, senza nomignoli, lentamente e chiaramente. Poi si può riporre la carta sul tappeto e passare alla prossima. Dopo che le carte di quella particolare categoria saranno ultimate, si possono disporre sul tappeto, indicarle una alla volta e pronunciare di nuovo ogni parola. Successivamente si può consentire al bambino di familiarizzare con le carte giocandoci da solo.

    Attività con le nomenclature per bambini più grandi

    All’inizio, quando vengono usate con bambini di circa 18 mesi, il fine delle nomenclature Montessori sarà principalmente aiutare a memorizzare oggetti e parole correlate. Col tempo, però, si possono usare per insegnare al bambino a leggere e scrivere.

    A questo scopo, quindi, le carte saranno due, una completa di figura e nome dell’oggetto, l’altra con solo la figura, dove starà al bambino associare il nome confrontandolo con quello dell’altra carta. Inizialmente, il bambino potrebbe dover associare all’immagine una piccola etichetta prestampata, avendo cura che sia uguale a quella dell’altra carta. Più avanti potrebbe scrivere di suo pugno la parola, confrontandola con l’altra carta per verificarne la correttezza.

    Si tratta di un’attività semplica ma molto importante per sostenere lo sviluppo cognitivo del bambino. Un po’ alla volta si può, ad esempio, chiedere al bambino di associare un nome ad un oggetto chiedendogli di prendere la carta corrispondente al nome che gli diciamo. Quando il bambino avrà imparato a parlare e riprodurre le parole, l’esercizio può diventare più complesso, come chiedere al bambino di dirci il nome di un’immagine che gli presentiamo. Le nomenclature Montessori sono quindi un materiale didattico efficace e utile a introdurre al bambino le meraviglie del mondo in cui sta imparando a crescere.