Ad un certo punto della vita i genitori si ritrovano a dover fare i conti con l’adolescenza e i cambiamenti dei figli che entrano in una fase delicata. Essere pronti ad affrontarla al meglio non è da tutti, alcuni possono sentirsi spaesati e aver paura di commettere degli errori.

Sappiamo come l’adolescenza sia un momento particolarmente delicato nello sviluppo del bambino che inizia ad approcciarsi ad una fase più adulta, per capire meglio come affrontare questa fase cerchiamo di comprendere meglio il concetto di adolescenza Maria Montessori.

Il pensiero di Maria Montessori sull’adolescenza

Nella seconda metà degli anni ’30, Maria Montessori in alcune sue conferenze ha esposto chiaramente la sua visione sull’educazione dell’adolescente, la scuola secondaria viene definita non come un settore di istruzione e insegnamento, ma come il “centro dell’educazione”, in cui è necessario cercare “la chiave da offrire all’umanità”.

Nel 1939 in una conferenza tenutasi sul tema dell’adolescenza, affermava: “Non si tratta di preparare per una carriera in quanto oggi una carriera è molto incerta… Dovremmo invece preparare persone fornite di una maggiore forza di adattabilità alle circostanze che possono cambiare da un momento all’altro.”

La visione di Maria Montessori era molto chiara: il percorso di crescita e maturazione dell’adolescente deve essere costruito per infondere una forte individualità da un alto, e dall’altro per rispondere ai nuovi bisogni dell’ambiente sociale in cui il giovane deve realizzare sé stesso.

L’adolescenza viene definita come terzo periodo che va dai 12 ai 18 anni, si tratta di un momento di profondi cambiamenti. A sua volta si può dividere in due sottofasi: una che va dai 12 ai 15 anni e un’altra dai 15 ai 18 anni. Durante questo periodo avvengono cambiamenti fisici importante e il corpo raggiungere la sua piena maturità.

L’adolescente, quindi, entra in un periodo di cambiamenti fisici e mentali molto intensi, al punto da poter confrontare questa fase con il primo periodo e ancor di più con l’infanzia. Un bambino è molto emotivo, si impegna in attività, testa confini e limiti, è egocentrico…Tutto questo può avere una somiglianza con un adolescente e i genitori devono essere in grado di affrontare il periodo nel migliore dei modi.

Cosa devono fare i genitori con i figli adolescenti?

I genitori non devono trattare i propri figli adolescenti come fossero dei bambini, ma mostrare rispetto in questa fase che li vede trasformarsi in adulti. È necessario fidarsi e credere che siano pronti a contribuire alla società in cui vivono.

Gli adolescenti hanno sempre grandi sogni e aspettative, si appassionano e hanno bisogno di qualcuno che li incoraggi e sostenga nella loro passione. I genitori, tuttavia, devono essere consapevoli delle proprie paure, delle ansie e delle aspettative ma, quando i figli adolescenti iniziano a scegliere un percorso di vita professionale, bisogna rispettare quelle scelte ed essergli vicino, dandogli aiuti concreti.

I conflitti con i figli adolescenti sono quasi inevitabili, questo perché non sono in grado di comportarsi sempre con razionalità, poiché sono alle prese con trasformazioni neurobiologiche inevitabili che li inducono a ragionare e ad agire con le emozioni.

Anche se può sembrare molto bello, prendere decisioni e reagire di impulso non è sempre la miglior cosa, per questo, il ruolo del genitore è anche quello di saper dare un giusto freno quando i propri figli sembrano “correre” troppo veloce.

Per comprendere cosa passa per la testa di un adolescente, i genitori devono ricordarsi che anche loro lo sono stati, sforzandosi di mettersi di più nei loro panni. È molto utile anche confrontarsi con altri genitori che si trovano a dover gestire situazioni simili. Ma è importante anche saper accettare le critiche dei propri figli, gli sfoghi e la rabbia che a volte scaricano inconsapevolmente sugli adulti.

Infine, condividere passioni può essere un modo avvicinarsi di più a loro e non farli sentire soli, per esempio, ascoltare musica ad alto volume con loro o guardare dei film insieme.