Figura pilastro della pedagogia italiana e mondiale del ‘900, il suo metodo educativo viene ancora oggi seguito da milioni di persone, scopriamo qualcosa di più sulla storia Montessori.

Maria Montessori, nasce a Chiaravalle, un paesino poco distante da Ancona, il 31 agosto 1870 da una famiglia istruita e benestante.

Educatrice, pedagogista, filosofa, medico con successiva specializzazione in neuropsichiatria infantile, e scienziata, può essere senza dubbio definita come una delle figure più importanti della scena italiana del suo tempo.  

Nonostante le numerose attività  svolte con spirito innovativo ed impegno, la vera notorietà, arriverà solo successivamente grazie all’ormai famosissimo metodo educativo (che prende il suo nome) rivolto ai bambini dalla nascita fino ai diciotto anni, e che verrà positivamente accolto e adottato in migliaia di scuole (soprattutto materne ed elementari) in tutto il mondo, con una concentrazione maggiore negli Stati Uniti, Germania, regno Unito e Paesi Bassi.

Vita e Curiosità

Nel  febbraio del 1873, il padre, venne trasferito a Firenze per lavoro, e solo due anni dopo a Roma, dove si stabilì con la famiglia. Maria viene dunque iscritta alla scuola preparatoria comunale di Rio Ponte.

Gli studi elementari non furono particolarmente brillanti, anche a causa dei problemi di salute dovuti ad una lunga rosolia. Successivamente iniziò ad appassionarsi agli studi, e si diplomò presso un istituto femminile, ‘la Regia scuola tecnica’, tra le prime dieci alunne migliori.

Fin dai primi anni di studio, nella scelta del suo percorso universitario, manifestò spiccato interesse per le materie scientifiche, condizione che le causerà numerosi conflitti con il padre, uomo dallo spirito conservatore che avrebbe voluto avviarla alla carriera di insegnante.

Tuttavia, questi contrasti non la fermeranno dall’iscriversi ad un istituto tecnico, e in seguito alla facoltà di medicina (fu una tra le prime donne in Italia a laurearsi come medico, la terza, 1896), sostenuta dalla madre e dallo zio Antonio Stoppani, figura importantissima  e fonte di ispirazione per la Montessori; persino Papa Leone XIII ed il ministro Baccelli, espressero il loro sostegno alla ‘causa’.  

Dopo la laurea seguì diversi corsi e si dedicò alla ricerca in laboratorio, ricevendo numerosi riconoscimenti e premi. Ottenne inoltre la nomina di assistente presso la clinica psichiatrica dell’Università di Roma dedicandosi con passione al recupero dei bambini con problemi psichici, definiti al tempo ‘anormali’,  in collaborazione con Giuseppe Montesano, con il quale ebbe un sodalizio sia professionale che sentimentale, e da cui avrà un figlio, partorito di nascosto e affidato ad una famiglia di Vicovaro.

Grazie al lavoro svolto presso la clinica, ebbe l’opportunità di entrare concretamente in contatto con gli ambienti scientifici di Francia e Regno Unito, interessandosi alla letteratura scientifica e partecipando successivamente, a diversi convegni pedagogici.

Nel 1903 venne nominata  Medico Assistente di II classe nella Croce Rossa italiana, e a distanza di appena un anno, conseguì la libera docenza in Antropologia, traguardo che le permetterà di occuparsi dell’organizzazione educativa degli asili infantili.

Nel 1907, aprì la prima classe, chiamata ‘La casa dei bambini’, in cui applicò una concezione nuova di scuola d’infanzia, che abbandonava i modelli e gli stereotipi dei vecchi ordinamenti: Il ‘metodo della pedagogia scientifica’, volume scritto e pubblicato durante il suo primo corso di specializzazione a Perugia.

Quest’opera, tradotta  e accolta in tutto il mondo con crescente entusiasmo, contribuì a conferirle nel 1913, il titolo di ‘donna più interessante d’Europa’ da parte del New York Tribune.

Questo consacrerà il suo successo e la fama del modello Montessori a livello internazionale.

Il Metodo Montessori

Consiste in un sistema educativo basato principalmente sull’indipendenza (per approfondire l’argomento puoi leggere l’articolo dedicato a come educare all’indipendenza seguendo il Metodo Montessori  e sul rispetto del naturale sviluppo fisico, psicologico e sociale del bambino; promuovendo l’auto-costruzione, la libertà e l’attività spontanea.

Il Metodo dunque, rompe in modo significativo gli schemi rigidi che fino a quel momento avevano caratterizzato l’educazione infantile.

Sulla base della proprie osservazioni, la Montessori credeva che concedendo ai bambini la possibilità di agire liberamente all’interno di un ambiente preparato, ovvero costruito a misura di bambino, nel quale viene utilizzato del materiale didattico appositamente creato dalla stessa Montessori per lo sviluppo cognitivo specifico, sensoriale e motorio, avrebbe spontaneamente contribuito ad un accrescimento ottimale su più livelli.