Imparare a mangiare da soli è un’abilità che abbiamo tutti, ma ci capita spesso di non permettere ai bambini di nutrirsi da soli per paura che non siano in grado di farlo o per impedire che il momento del pasto diventi troppo disordinato e caotico. Se volete approfondire l’argomento relativo all’alimentazione del bambino vi consigliamo la lettura dell’articolo su come mangiare in stile Montessori con 7 consigli su come comportarsi.
Maria Montessori sosteneva che il bambino dovrebbe mangiare da solo in autonomia, prima in uno spazio in cui le cose sono a sua misura e, solo successivamente, a tavola con gli adulti.
Vediamo alcuni consigli seguendo il metodo Montessori per insegnare a mangiare al piccolo in maniera indipendente.
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Preparazione dell’ambiente
Come prima cosa è importante preparare l’ambiente in cui il piccolo dovrà imparare a mangiare da solo, secondo i principi Montessori, tutto deve essere a misura di bambino.
Potete mettere un tappeto sotto al tavolino e alla sedia dove mangerà per dargli maggiore stabilità, il bambino deve stare seduto su un tavolino basso in modo che possa alzarsi e sedersi in autonomia.
Se invece, preferite che inizi a mangiare a tavola con voi per integrarlo nella vita famigliare, allora potrete usare il tavolino basso per le merende.
I piatti dovrebbero essere di ceramica in modo che il piccolo possa capire il significato di causa-effetto, per cui comprendere che se lancerà il piatto a terra questo si romperà e non potrà più utilizzarlo.
Il bambino deve apparecchiare in autonomia, per essere facilitati in questa operazione, bisogna che gli oggetti per la tavola siano inseriti in un apposito scaffale Montessori.
Come comportarsi
Maria Montessori consigliava di usare tavolini a misura e seggiole per evitare di mettere il bambino in un seggiolone legato che gli avrebbe impedito di imparare a stare a tavola correttamente, poiché l’imposizione sarebbe stata contro producente.
Seguendo il metodo Montessori, quindi, consigliamo di non legare il piccolo a un seggiolone alto a tavola, ma di lasciarlo libero di muoversi come vuole e di nutrirsi al proprio tavolino da solo.
Ovviamente, se il bambino è troppo piccolo e non è capace di salire e scendere da solo, potete sempre valutare la possibilità di usare il seggiolone per un breve periodo iniziale e poi seguire la teoria Montessori.
Se volete insegnare a mangiare al piccolo può essere molto utile coinvolgerlo nella preparazione dei cibi, in questo modo potrà dare il suo contributo e si sentirà più soddisfatto nel consumare qualcosa che ha preparato anche lui.
Quando iniziate un pasto, dategli sempre prima la verdura e, solo successivamente il primo e il secondo, questo lo invoglierà a mangiarla più facilmente a causa della fame.
Appena il piccolo è in grado di farlo, solitamente intorno ai due anni, è importante che impari da solo a mettersi nel piatto solo il cibo di cui necessita, in questo modo imparerà ad autoregolarsi e a non sprecare.
Cosa fare al termine del pasto
Al termine del pasto, il bambino deve essere coinvolto nelle attività di casa, può accadere durante il pasto che versi un po’ di acqua a terra o faccia cadere del cibo, invece di rimproverarlo, bisogna coinvolgerlo nella pulizia, questo lo non farà sentire umiliato, anzi, si sentirà ancora più utile e imparerà l’ordine. Se volete approfondire l’argomento relativo a come occupare il bambino in casa vi consigliamo la lettura dell’articolo sulle attività Montessori in casa da 2 a 3 anni.
Altri consigli
All’inizio, anche se il bambino ha a disposizione i suoi utensili per nutrirsi, potrebbe voler mangiare con le mani.
È un comportamento che può essere precursore per coloro che sentono il bisogno di nutrirsi in maniera indipendente, per cui, lo si può lasciar fare per un po’ e poi cercare di fargli capire l’uso degli utensili, mostrandogli il modo corretto di utilizzarli.
Anche nel bere, inizialmente, potrebbero esserci un po’ di difficoltà, potrebbe bagnarsi i vestiti più volte ma questo non ha importanza, mettetegli a disposizione un bicchierino delle dimensioni appropriate e vedrete che imparerà da solo a bere correttamente in base alla conseguenza dell’azione sbagliata.